Cessione del quinto
La cessione del quinto dello stipendio è una forma di prestito personale la cui rata di rimborso non può eccedere il quinto dell'ammontare dello stipendio del richiedente. Può essere effettuata anche sulla pensione, sempre nel limite appena detto. E' un prestito personale, e come tale non deve essere esplicitata con l'ente erogatore la destinazione d'uso del capitale ottenuto col finanziamento.
Chi può effettuare la cessione del quinto dello stipendio
Condizione principale per ricorrere a questo tipo di prestito è la disponibilità di una busta paga (quindi di un lavoro di tipo dipendente) erogata sia da enti statali, para-statali o aziende private. Nel primo caso tutti gli enti accettano che il dipendente richieda la cessione del quinto, nel secondo e ancor di più nel terzo caso bisogna vedere di volta in volta.
Unica alternativa alla busta paga è la titolarità di pensione. In questo caso il cedolino di pensione è valido quanto la prima.
Caratteristiche del prestito attraverso cessione del quinto
L'importo massimo ottenibile varia a seconda della cifra disponibile calcolando il quinto dello stipendio (il 20%). In base a questo e alla durata prescelta, che non può superare i 120 mesi, si determina l'importo massimo erogabile.Nel caso di pensionati la durata deve essere tale che il prestito sia completamente rimborsato entro i novanta anni di età.
I tassi (tan e taeg) devono essere fissi, la cadenza delle rate mensile.
La rata viene addebitata direttamente in busta paga (o sul cedolino pensione). L'obbligato riceverà quindi la propria retribuzione al netto della rata pagata.
Garanzie
La cessione del quinto dello stipendio consente di ottenere prestiti in maniera molto più semplice che attraverso un normale prestito personale o finalizzato. Il motivo è nella garanzia della busta paga, o cedolino pensione, e soprattutto nel versamento della rata direttamente da parte del datore di lavoro (o ente pensionistico) prima dell'erogazione dello stipendio o della pensione. Questo fa si che l'insolvenza volontaria dell'obbligato sia impossibile.Inoltre la cessione del quinto consente di ottenere un prestito anche a chi ha già un protesto o ha comunque lo status di cattivo pagatore, sempre per il motivo appena spiegato.
Domanda posta alla redazione il 15-06-2021:
Salve
ho un TFR di circa euro 1.100,00 e sono assunto a tempo indeterminato da un anno,con uno stipendio mensile netto di euro 1.400,00
quanto ...
Risposta:
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Quale importo ottenibile con cessione del quinto, stipendio di 1.400 euro e poco TFR accumulato?
Domanda posta alla redazione il 02-03-2021:
Buongiorno,
sono una lavoratrice a tempo indeterminato come cucitrice industriale.
Da quattro mesi sono in maternità anticipata, mi servono ...
Risposta:
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Cessione del quinto da 8.000 euro con stipendio di 1.600 euro, negata perché in maternità. E' normale? E cosa si può fare?
Domanda posta alla redazione il 22-11-2020:
dipendente Poste 61 anni posso chiedere cessione del quinto decennale?
E ciò incide sul TFR?
Risposta:
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Richiesta cessione del quinto a 61 anni, cosa succede nel passaggio da lavoro a pensione?
Domanda posta alla redazione il 04-02-2018:
Salve Ho un prestito con la cessione del quinto appena ricevuto ma cio che sono riuscita ad ottenere nn rietra nei miei progetti.
Purtroppo devo assolutamente ristrutturare e fare lavori dentro casa che mi competono spesse molto elevate rispetto a cio che ho ottenuto io sono pensionata ed ho una pensione di 1100 che adesso pagando la mia prima rata sono 913.
Dunque io vorrei se è possibile aggiungere un'altra cessione di un finanziamento di 80 mila cosi estinguo questo per procedere ai miei lavori che se dio me lo concede mi da la possibilità di fare per favore voi potete aiutarmi?
cordiali saluti
Risposta:
Gentile Utente,
quanto ha ottenuto con la cessione del quinto è circa il massimo che Lei possa comunque ottenere.
Il motivo è presto spiegato: per farLe un prestito di importo elevato la finanziaria chiederà sempre la garanzia del pignoramento in busta paga (quindi la cessione del quinto). Fatto questo Lei non ha più modo di ottenere ulteriori prestiti perché far gravare una seconda rata sulla pensione già abbattuta dalla cessione non è ammissibile: chi Le prestasse i soldi avrebbe seri dubbi che Lei possa effettivamente restituirli.
Saluti.
La redazione
Domanda posta alla redazione il 18-11-2016:
vorrei sapere il neto ricavo di una cessione di 250 euro mensili per 120 mensilità
Risposta:
Gentile Utente,
il netto ricavo dipende da numerosi fattori, tra cui:
- tasso d'interesse applicato
- costo delle polizze assicurative legate alla cessione.
In base a quanto appena detto è evidente che è impossibile darLe una risposta esatta: il tasso varia di finanziaria in finanziaria, il costo delle polizze varia in base al tipo di occupazione e datore di lavoro, il sesso e l'età, il tipo di cessione (sulla pensione o sullo stipendio).
In linea generale sappiamo che il tasso TAEG medio sulle cessioni (che include quindi anche i costi assicurativi) si attesta a circa l'11%. Con questo dato la cessione che ci indica consente di ottenere un netto ricavo di 19.100 euro.
Saluti.
La redazione
Domanda posta alla redazione il 20-06-2016:
Buongiorno ho già un mutuo al 50% con mio marito di euro700 posso avere contemporaneamente la cessione del quinto dello stipendio la mia busta paga e di euro2000 grazie
Risposta:
Gentile Utente,
si, la cessione del quinto dello stipendio (o della pensione), essendo garantita dal prelievo diretto alla fonte, può essere affiancata a precedenti impegni (prestiti personali, carte di credito revolving, fidi).
Saluti.
La redazione
Domanda posta alla redazione il 04-06-2016:
Salve sono un pensionato di 64 anni che percepisce una pensione netta di 1400 circa e che attualmente sta pagando la restituzione della cessione di un quinto con una rata da 200 euro per 120 mesi a oggi ne ha versate 48 e che ha intenzione di rinnovare ecco vorrebbe a quanto ammonterebbe il prestito che eventualmente verra concesso pagando sempre una rata da 200 euro? Ringrazia fin d ora per la vostra cortesia
Risposta:
Gentile Utente,
è un calcolo abbastanza complesso e bisogna conoscere il tasso d'interesse applicato sul vecchio prestito e su quello che verrà erogato per rinnovo.
Inoltre i sono costi assicurativi che vanno di nuovo imputati e sono essi stessi molto variabili.
Per darLe un'ordine di idee Le facciamo il calcolo con un tasso annuo (TAN)dell'11%, media del mercato attuale per la cessione del quinto. Tale tasso viene applicato sia sul vecchio che sul nuovo prestito:
- Importo ricevuto con la prima cessione: 15.000 euro
- capitale residuo alla 49esima rata: 10.850 euro
- rinnovo a 120 mesi a pari condizioni, montante netto: 15.000 euro
- differenza per estinzione della vecchia cessione: 4.150 euro
Quest'ultimo è l'importo netto che andrebbe a percepire.
Saluti.
La redazione
Domanda posta alla redazione il 26-04-2016:
Salve seguendo un vostro consiglio ho provato a chiedere un prestito ma niente in quanto primo prestito....ho pensato alla cessione del quinto e vorrei capirne di più ho busta paga da1400 euro netti e lavoro a tempo indeterminato dal 2010 il titolare mi ha detto nn ci sono problemi...vorrei chiedere 15000 euro quale sarà la rata e il tempo? Inoltre assicurazione viene trattenuta dai 15000 euro? I soldi vengono dati mediante assegno o ce bisogno di un conto corrente? Pensate sia sicuro che riesca ad ottenere questi soldi ?
Risposta:
Gentile Utente,
iniziamo dall'ultima domanda: la cessione del quinto è un diritto del dipendente, ovviamente laddove vi siano i requisiti, e se il Suo datore di lavoro Le ha confermato che non ci sono problemi avrà certamente modo di ottenere il prestito.
L'erogazione generalmente avviene in conto corrente ma nulla vieta di accordarsi diversamente con la finanziaria.
I costi assicurativi non vengono detratti dai 15.000 euro: nella cessione l'importo erogato viene infatti chiamato "netto ricavo" proprio perché tale importo è al netto di ogni altro costo.
Ora il nodo più articolato: la durata del prestito e la rata sono parametri legati tra di loro ed influenzati dal tasso d'interesse applicato (TAEG).
Mediamente oggi le cessioni vengono erogate ad un TAEG del 11%.
La rata massima da Lei sostenibile è di circa 280 euro, ossia un quinto dello stipendio. Va ricordato che Lei può decidere anche per una cessione parziale, ossia inferiore ai 280 euro che rappresentano, come detto, il massimo ammissibile.
Da quanto appena detto si evidenzia che meno Lei cede (ossia più bassa è la rata) tanto più si dovrà allungare il periodo di restituzione, che però per legge non può eccedere i 120 mesi.
Le facciamo i due esempi più distanti come impatto:
- Lei cede il massimo, 280 euro al mese, e allora il periodo di restituzione sarà di 72 mesi
- Lei, per non "appesantirsi" troppo, decide di cedere solo 200 euro al mese ed in questo caso occorreranno 120 mesi per estinguere il prestito.
Altri importi compresi tra i 200 euro che è il minimo per fare in tempo e i 280 euro che sono il massimo che può cedere, originano durate diverse comprese tra i 72 mesi e i 120 mesi.
Una considerazione per chiudere: laddove Lei valuti di poter affrontare tutte le Sue spese quotidiane anche lo stipendio decurtato della rata massima, 280 euro, la scelta di chiudere in 72 mesi sarebbe nettamente preferibile rispetto alla più lunga; infatti 72 rate da 280 euro generano un costo totale del prestito di 20.160 euro, mentre 120 rate da 200 euro ne generano uno ben più pesante di 24.000 euro. In sostanza, all'aumentare della durata del prestito, il peso degli interessi è notevolmente maggiore (può leggere al riguardo: Durata di un prestito: come risparmiare sugli interessi).
Saluti.
La redazione